Produzioni Passate

Compagnia Moliere in collaborazione con Gitiesse Artisti Riuniti
DANIELE PECCI, MADDALENA CRIPPA
AMLETO di W. Shakespeare
con ROSARIO COPPOLINO,
GIUSEPPE ANTIGNATI, SERGIO BASILE
Adattamento e Regia di DANIELE PECCI
Costumi MAURIZIO MILLENOTTI, ELENA DEL GUERRA
Luci MIRKO OTERI
e con MARIO PIETRAMALA, MAURO RACANATI,
MARCO IMPARATO, MARIACHIARA DI MITRI,
MAURIZIO DI CARMINE, VITO FAVATA,
PIERPAOLO DE MEJO, DOMENICO MACRì,
ANDREA AVANZI
L’Amleto di Shakespeare è il testo teatrale più importante dell’era moderna. Vi è in esso un’analisi profonda dell’umano sentire, in rapporto alle problematicità del vivere quotidiano.
In questo senso per me, è il testo più moderno, più urgente, e come tale mi sprona più di ogni altro alla sua rappresentazione, anche in veste registica. Il mio impegno è quello di proporre al pubblico contemporaneo, uno spettacolo contemporaneo.

Compagnia Molière - Teatro di Tato Russo
GIANFRANCO JANNUZZO DEBORA CAPRIOGLIO
LALLA FACCIA VOSTRA
di Pierre Chesnot
Regia di PATRICK ROSSI GASTALDI
con ANTONELLA PICCOLO
e con ROBERTO D'ALESSANDRO, ANTONIO RAMPINO
ERIKA PUDDU, ANTONIO FULFARO
Scene ANDREA BIANCHI
Disegno Luci MIRKO OTERI
Costumi VALENTINA DE MERULIS
COMMEDIA ESILARANTE!!! Dall’autore de ”L’inquilina del piano di sopra” un vero e proprio meccanismo ad orologeria fatto di tempi perfetti, di entrate ed uscite a ripetizione e di continui colpi di scena.
Intrighi, sotterfugi, equivoci, ipocrisia, per una vicenda che mette a nudo la parte più meschina e cinica dell’animo umano, che dovrebbe scandalizzare, ma che invece cattura lo spettatore, coinvolgendolo in un vortice di comicità e regalandogli due ore di divertimento e risate.
In scena, nei panni dei protagonisti, due attori d’eccezione: l’esilarante Gianfranco Jannuzzo e la splendida Debora Caprioglio; la regia e l’adattamento sono affidati a un maestro della commedia teatrale: Patrick Rossi Gastaldi.

Compagnia Molière - Cento Teatri
GIANFRANCO JANNUZZO DEBORA CAPRIOGLIO
LEI E’ RICCA, LA SPOSO E L’AMMAZZO
di Mario Scaletta
Regia di PATRICK ROSSI GASTALDI
con ANTONELLA PICCOLO, CLAUDIA BAZZANO
ANTONIO FULFARO, COSIMO COLTRARO
Scene SALVO MANCIAGLI
Costumi DORA ARGENTO
Divertente commedia. Un ricco scapolo ha scialacquato tutti i soldi lasciatigli in eredità dal padre. Arrivato alla bancarotta è costretto a farsi prestare del denaro da un mafioso, a condizioni decisamente svantaggiose, per riuscire a far innamorare di sé una donna che sia però ricca e sola. Piuttosto che passare il resto della sua vita in miseria Henry è disposto a rinunciare alla sua vita di scapolo, ma solo temporanemente. Il suo piano infatti è quello di sposarla, ucciderla, ereditare e ricominciare a godersi la vita come aveva fatto fino a quel momento.
Nasce così una anomala e divertente storia d’amore tra l’ex milionario spiantato ed una ricca ma goffa ereditiera appassionata di insetti, che si potrà uccidere o amare…
Una inedita coppia di attori in scena per regalare al pubblico novanta minuti all’insegna del buonumore!

Compagnia Molière
con il patrocinio della REGIONE VENETO
Ivana Monti
Caterina Murino
Ruben Rigillo
Rosario Coppolino
DOPPIO SOGNO
di Giancarlo Marinelli
tratto dall’omonimo racconto di Arthur Schnitzler
con Andrea Cavatorta, Francesco Maria Cordella, Serena Marinelli, Simone Vaio, Carlotta Maria Rondana
regia Giancarlo Marinelli
Aiuto Regia Federica Soranzio
scene Andrea Bianchi
costumi Adelia Apostolico
musiche Roberto Fia
light designer Mirko Oteri
Per la prima volta in Teatro la novella traumatica che fonde in modo assai compiuto il sogno e la realtà, Freud e il romanzo d’appendice, e da cui Stanley Kubrick, con Eyes Wide Shut, ha tratto il suo ultimo capolavoro del tutto incompiuto.

LINA SASTRI è
LA LUPA
di Giovanni Verga
con GIUSEPPE ZENO
e con
Clelia Piscitello, Enzo Gambino,
Eleonora Tiberia,
Simone Vaio, Giorgio Musumeci,
Valeria Panepinto, Giulia Fiume
Regia di GUGLIELMO FERRO
Arrangiamenti musicali FRANCO BATTIATO
musiche Massimiliano Pace
scene e costumi Françoise Raybaud
La Lupa è radicalmente feroce. Il suo fascino è esercitato su tutti coloro che le stanno vicino senza pietà, come un maleficio che porta sofferenza, dipendenza e morte. È lei oggi, fuori dalla Sicilia di Verga, una figura distruggente, che non ha nessuna attenuante né psicologica né storico-sociale.

Compagnia Molière - Teatro Ghione
Ivana Monti Paola Quattrini Sergio Muniz
ARSENICO E VECCHI MERLETTI di Joseph Kesselring
Regia Giancarlo Marinelli
E' giusto aiutare qualcuno a congedarsi dalla vita quando vengono a mancare il sorriso, l'amore o anche solo la speranza della felicità? E' giusto proteggere un fratello assassino e un fratello pazzo ad ogni costo, coprire i loro misfatti in nome del sacro vincolo famigliare? E' giusto rivelare ad un figlio adottato in fasce e ormai divenuto un uomo che quella non è la sua famiglia naturale?
Non cercate la risposta in un libro di filosofia, in un trattato di sociologia e nemmeno tra le vette dipinte da Shakespeare o da Strindberg. Non cercate la risposta nella tragedia greca, né nella disgraziata famiglia del Commesso Viaggiatore.
Troverete tutto, invece, in "Arsenico e Vecchi Merletti" di Joseph Kesselring. Un capolavoro che è ad un tempo giallo e commedia; operetta morale e macchina comica, dove si pensa con il sorriso e si sorride con il pensiero.
Pensate un po'; da bimbo, mia madre me la raccontava come una favola: "C'era una volta un grande casa con due vecchie signore, un cimitero, una cantina, un matto che suona la tromba e un mostro alto due metri...".
Mia madre finiva la storia e io le chiedevo: "Ma la morale? Qual è la morale?".
Lei non mi rispondeva.
Venite a teatro. Sarò io a raccontarvi questa favola.
Ma non la morale. Quella la racconterete voi a me.

Compagnia Molière
con il patrocinio della REGIONE VENETO
Ivana Monti Daniele Liotti
Rosario Coppolino
con la partecipazione di
Debora Caprioglio
ELEPHANT MAN
di Giancarlo Marinelli
tratto dall’omonimo racconto di Frederick Treves
regia Giancarlo Marinelli
scene Andrea Bianchi/Forlani
costumi Marta Crisolini Malatesta
light designer Daniele Davino
la maschera dell’uomo elefante è realizzata da
Sergio Stivaletti
e con
Andrea Cavatorta, Francesco Cordella
Serena Marinelli, Simone Vaio
“Io non sono un animale ! Sono un essere umano ! Sono... un... uomo” (J. Merrick)
Uno spettacolo sull’umanità, la dignità e il dolore che si nasconde sotto una maschera mostruosa

Molise Spettacoli
Compagnia Molière
Debora Caprioglio
CERCASI DEA, DISPERATAMENTE!
da Aristofane
Traduzione e Adattamento di
Marco Caponera e Chiara Cavalieri
Regia
Roberto d’Alessandro
Con
Antonella Piccolo
Enzo Casertano
Chiara Cavalieri
Avere poteri divini non è cosa facile, ed anche quattro Dee navigate ed esperte come Afrodite, Artemide, Atena ed Estia soffrono la loro condizione diventata ormai frenetica e routinaria quanto eterna. Nel loro ufficio in cui quotidianamente smistano e valutano le preghiere rivoltele dagli esseri umani tutto sembra procedere nervosamente bene da millenni, fino a quando un giorno Estia, la dea della casa, scompare misteriosamente lasciando le tre dee nel panico, tanto da portarle alla decisione di assegnare un potere divino ad un’umana! ...

Compagnia Molière - Molise Spettacoli - Compagnia degli Onesti
Debora Caprioglio Marco Messeri
LA DONNA DI GARBO
di Carlo Goldoni
Elaborazione di Marco Messeri e Emanuele Barresi
con
Antonella Piccolo, Emanuele Barresi, Cristina Cirilli,
Riccardo De Francesca, Fabrizio Brandi, Eleonora Zacchi
scene Emidio Bosco
costumi Adelia Apostolico light designer Massimo Corsi
regia Emanuele Barresi
“La donna di garbo è la prima commedia di carattere da me disegnata ed intieramente scritta” (Carlo Goldoni)
A questa commedia infatti, si fa risalire l’incipit di quella che sarà la grande riforma teatrale del Goldoni. Inoltre nella commedia appare il personaggio di Rosaura, il capostipite di una schiera di personaggi femminili scaltri, indipendenti e intraprendenti, che popoleranno, illustrandoli, i futuri lavori dell’autore. Tanto è da considerarsi attuale il carattere della nostra protagonista, che Goldoni dovette sforzarsi per far digerire ai suoi contemporanei il fatto che una donna, figlia di lavandaia, potesse esser tanto erudita ed evoluta, oltre che scaltra, da potersi far gioco di tutti gli uomini in cui s’imbatte, come avviene nella commedia. Ma la fatica che dovette fare, consegnò all’autore un personaggio che non scade ancora oggi di interesse e brillantezza. Ce ne sarebbe abbastanza, dal mio punto di vista, per giustificare una nuova edizione della commedia, che però ha davvero molte frecce al suo arco, oltre ai motivi di interesse già espressi.

Compagnia Moliere
Mariano Rigillo Anna Teresa Rossini
QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO
di Luigi Pirandello
Regia FERDINANDO CERIANI
con
Giacinto Palmarini, Ruben Rigillo, Silvia Siravo, Carla Ferraro, Stefano Fresi, Fabrizio Vona, Francesco Di Trio, Serena Marinelli, Federica Marchettini, Simone Vaio, Eleonora Tiberia, Beatrice Coppolino
Una grande struttura funambolica in perenne equilibrio tra illusione e verità che può riassumersi in questa breve esclamazione: tutto il teatro recita!!
“Tutto il teatro recita!” scriveva entusiasta Pirandello dopo aver assistito alla prima tedesca di Questa sera si recita a soggetto, scritta nel 1930, durante il suo volontario esilio berlinese. Questa breve, lapidaria, affermazione è una sintesi perfetta delle emozioni che si provano rileggendo l’opera: una prepotente dialettica di suoni, di luci, di colori, di passioni elementari. Giovanni Macchia, in un suo saggio, non esita ad accostarla ai mystères medievali o alle feste carnevalesche dove la realtà veniva sovvertita a favore di un nuovo ordine liberatorio. E, per certi versi, è ciò che avviene in questa commedia “dei conflitti” dove all’autore si sotituisce l’egemonia del regista, poi degli attori, poi del pubblico e infine dei personaggi stessi (... in cerca di un autore?) che prendono il sopravvento. Una grande struttura funambolica in perenne equilibrio tra illusione e verità che può riassumersi proprio in questa breve esclamazione dell’autore: Tutto il teatro recita! E’ un trionfo dell’arte scenica, che vede protagonisti non soltanto gli interpreti di questa storia ma anche le luci, i palchi, la platea, il sipario (Pirandello, nelle sue didascalie, lo muove continuamente, lo fa alzare e calare a ogni scena, a ogni interruzione; lo usa come spartifuoco tra pubblico e palcoscenico) e che si compie pienamente nel terzo atto dove, quasi per scommessa, l’autore riesce a commuoverci con una delle più tragiche e strazianti scene di teatro anche se l'artificio teatrale viene preparato sotto i nostri occhi, nel momento stesso in cui gli attori stanno per divenire dei personaggi!

Molise Spettacoli - Compagnia Moliere
Giampiero Ingrassia Barbara Cola
SALVATORE GIULIANO
Musical di Dino Scuderi
Testi di Pierpaolo Palladino, Franco Ingrillì, Dino Scuderi
Musiche e Direzione Musicale Dino Scuderi
Coreografie
Aurelio Gatti
Scene
Andrea Bianchi
Costumi
Alessandra Benaduce
Disegno Luci
Umile Vainieri
Regia
Giampiero cicciò
A distanza di dieci anni dal successo ottenuto in occasione della sua prima presentazione sotto forma di concerto spettacolo al Teatro Antico di Taormina nell’estate del 2001, e visti i numerosi consensi espressi da autorevoli personalità del mondo della cultura e dello spettacolo sulla validità artistica e musicale del progetto ritorna nella sua definitiva messa in scena la storia del bandito-eroe siciliano più noto al mondo..
Salvatore Giuliano: un personaggio, una leggenda siciliana da raccontare in musica. Da rivivere attraverso un originale impasto di versi, parole recitate, suggestioni sonore. Un progetto che rievoca un pezzo importante di storia italiana, con tutto il suo carico di ambiguità e di ferocia, fra il 1943 e i primi anni del secondo dopoguerra.

Molise Spettacoli - Compagnia Moliere
Paola Quattrini Debora Caprioglio Rosario Coppolino
MAMMA CE N'E' DUE SOLE (Les vacances de Josepha)
di Dany Laurent
traduzione di Mariella Fenoglio e Roberto Della Casa
Adattamento ed elaborazione di Jaja Fiastri
Regia Patrick Rossi Gastaldi
Scene Andrea Bianchi/Forlani
Costumi Emanuele Borlizzi
Musiche Jacopo Fiastri
“Mamma ce n’è una sola”, recita il famoso detto. Ebbene non sempre: in questa storia ce ne sono due!
Giuseppina è una donna di mezza età, giovanile, simpatica, cordiale e spiritosa. Nasconde un segreto: a vent'anni ebbe un figlio (Valentino) da un uomo che subito la abbandonò. Troppo povera per poterlo allevare, Giuseppina affidò il bambino ad un orfanotrofio, ma ne seguì sempre le vicende da lontano. Il piccolo fu adottato da una coppia benestante,crebbe, ebbe successo come regista televisivo e sposò la bella Carolina.
Un giorno, Giuseppina non resistendo più alla voglia di vedere il figlio ormai trentacinquenne, si presenta in casa di lui offrendosi come governante. Si accorge subito che il matrimonio di Valentino e Carolina è in crisi e si da da fare per risolvere i loro problemi : La gelosia (peraltro giustificata) di Carolina, la superficialità di Valentino che, per interesse al proprio lavoro, si presta a soddisfare le voglie sessuali di un potente uomo politico, presentandogli giovani attricette a caccia di notorietà. Con abilità, esperienza di vita e fantasia, Giuseppina riesce a mettere le cose a posto. L'amore rinasce tra i due giovani sposi che finalmente si accorgono di aspettare un figlio.
Assolto il suo compito, Giuseppina si licenzia e, sorda alle suppliche di Valentino e Carolina che le si sono affezionati e ormai la considerano "di famiglia" se ne va senza rivelare il suo segreto. Tornerà, un giorno, per conoscere il nipotino? Forse. Con Giuseppina, cuore di zingara, non si sa
mai.
Una commedia che diverte con elegante ironia!

Molise Spettacoli - Compagnia Moliere - La Piccionaia - I Carrara
Ivana Monti Debora Caprioglio Rosario Coppolino
L'INNOCENTE
di Giancarlo Marinelli
Liberamente Tratto dall'omonimo romanzo di Gabriele D'annunzio
con
Ruben Rigillo Eleonora Tiberia
Regia Giancarlo Marinelli
Scene Fernando Garbellotto
Costumi Romilda Zaccaria e Caterina Amarante Pavan
Assistente alla regia Federica Soranzio
Light Design Jurji Pevere
Assistente Scenografo Sandro Moras
Scenotecnica Luciano Lora
L’innocente è la storia di un infanticidio, di una malattia psichica, di un amore nevrotico, ma, innanzitutto, la storia di una confessione. Il protagonista, Tullio Hermil, è il tipico antieroe dannunziano, giovane esteta vittima di una sensualità disperata che lo porta a tradire ripetutamente la moglie Giuliana. Proprio a causa di questi continui tradimenti Giuliana si spingerà tra le braccia di uno dei più letti scrittori dell’epoca. Una grave malattia, contratta dalla stessa Giuliana, porterà Tullio a riavvicinarsi a lei nonostante la scoperta del tradimento. Sarà però la scoperta che la moglie aspetta un bambino, frutto della relazione extraconiugale, che getterà Tullio in una profonda crisi. Conscio che la propria totale mancanza di attenzioni ha spinto Giuliana tra le braccia dell’amante, il nostro protagonista deciderà di perdonare la moglie dirigendo il suo odio verso il bambino. Mascherando il suo tormento durante la gravidanza prenderà forma l’idea di uccidere il nascituro, con il tacito consenso di Giuliana.

Molise Spettacoli - Compagnia Moliere
Corrado Tedeschi Debora Caprioglio
L'ANATRA ALL'ARANCIA
di Home e M.G. Sauvajon
adattamento di Nino Marino, Ennio Coltorti e Antonia Piccolo
con
Mino Manni, Samantha Fantauzzi e Gioietta Gentile
Regia Ennio Coltorti
Scene Andrea Bianchi/Forlani
Costumi Rita Forzano
Musiche Dino Scuderi
Light Design Sergio Noè
E’ la storia di due coniugi, Lisa e Gilbert De Roy, sposati da quindici anni che conducono apparentemente una vita tranquilla e senza preoccupazioni, ma il tradimento è in agguato e
inevitabilmente salta fuori L'Altro: serio e distinto! L'esatto opposto di lui, Gilberto! E a Lei, Lisa, quest'uomo nuovo più giovane e più bello non dispiace affatto. Anzi decide di abbandonare Gilberto e di partire con l'Altro per… la città dell'Amore, Parigi! Riuscirà Gilberto a dissuadere la moglie dai propositi di fuga? E Lisa, potrà mai perdonare il marito farfallone? Cosa potrebbe accadere se Lui, Lei, L'Altro, la segretaria (sexy!) di Lui e una colf impicciona si trovassero a dover passare un weekend tutti assieme 'appassionatamente'? Un vero capolavoro del teatro cosiddetto "leggero" che da oltre un trentennio riscuote continui successi in virtù di una formula comica efficacissima che porta inevitabilmente anche a riflettere su certe dinamiche di coppia. L'Anatra all'Arancia è ancora oggi una commedia in due atti spassosa e frizzante un meccanismo comico efficacissimo.