Compagnia Molière
Spettacoli in scena stagione 2024/2025
ANFITRIONE
Di Plauto
Anfitrione è una delle commedie più celebri di Plauto.
La trama ruota attorno a un soldato di nome Anfitrione e al suo servo
Sosia, che tornano a casa dopo una lunga campagna militare. Tuttavia
Giove, affascinato dalla bella moglie di Anfitrione, Alcmena, decide
di assumerne l’aspetto per conquistarla. Nel frattempo il vero
Anfitrione ignaro, si scontra con Sosia e si sviluppano una serie di
equivoci, situazioni buffe e colpi di scena. Inganni che creano una
girandola di situazioni esilaranti in cui i personaggi si confondono
sulla vera identità di chi hanno di fronte offrendo al pubblico uno
spettacolo spassoso e leggero. Un’opera incredibilmente divertente ma
anche una fonte preziosa e importante per il suo valore storico
linguistico che può essere usata come lente attraverso cui analizzare e
commentare la contemporaneità.
Insomma, un Plauto modernissimo: quante volte pensiamo di aver di
fronte qualcuno ed invece abbiamo di fronte qualcun altro sbagliando le nostre valutazioni? O viceversa: quanto
spesso non siamo all’altezza dei ruoli che gli altri ci danno?
Questo ormai accade tanto nella vita vera, quella di tutti i giorni, quanto (se non soprattutto) in quella digitale,
quella dei social.
L'ANATRA ALL'ARANCIA
“L’Anatra all’Arancia” è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla. “L’Anatra all’Arancia” è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene.
LA MADRE
Ne La Madre, Zeller esplora con grande sensibilità il tema dell'amore materno e le sue derive patologiche. La protagonista, Anna, vive la partenza del figlio adulto come un tradimento, aggravato dalla crisi del suo matrimonio. L'iniziale tono da black comedy si trasforma in un dramma ipnotico e spietato, dove realtà e sogno si mescolano in un caos emotivo. Anna, isolata dal suo stesso nucleo familiare, è intrappolata in un multiverso mentale in cui il confine tra ricordi e illusioni si dissolve. L'opera riflette sulla solitudine materna e sulla difficoltà di lasciar andare i figli per accettare la vita che cambia.